L’uomo che non sorride
l’uomo che non sorride
ha la pelle d’ambra e perla
ogni età possiede
dentro sé, deserti vividi
cavalcate e lotte, fughe
un occhio pieno
un occhio vuoto
razionalità furiosa incontrollabile
così è il mio condottiero
inconscio cosciente
è l’occhio vigile; assente,
dimenticato – piangente
è l’occhio sopito: ragion fissa
al tramonto del mondo
di seta
sulla dolce, lucida
schiena è la ferita, pugnale di tempi passati
folli
d’inseguimenti e tempeste sabbiose
sciabole e baci e notti rosso fiamma
tempi d’oro di una guerra andata
ch’era ancora ad armi pari
serioso, acre d’amarezza
così è il mio condottiero,
muto poeta sfiduciato
tradito
arabo guerriero leggendario
ucciso
e perciò immortale
fiero
ma quando
l’uomo che non sorride
sorride
solo allora
tra luci che sferzano
il cosmo, sfumature
arancio e porpora all’orizzonte
suon di zoccoli e spade affilate
raggi
di luna buona illuminata
docile notte innamorata
solo allora
la storia
si ferma. e il suolo danza